
21 Aprile 2021
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Intelligenza artificiale in azienda: tutto quello che c’è da sapere
L’intelligenza artificiale non è più qualcosa di fantascientifico. Anzi, l’IA è tra noi: pensiamo per esempio agli assistenti vocali come Siri, Alexa o Cortana, che sono diventati elementi normalissimi della nostra quotidianità, o alle tante e diverse applicazioni dell’intelligenza artificiale in azienda.
Queste essenziali concretizzazioni ci hanno aiutato a capire che l’intelligenza artificiale non è qualcosa che può o deve sostituire l’uomo, ma qualcosa da aggiungere al nostro bagaglio di strumenti tecnologici. Partendo da questo presupposto, in questa pagina vogliamo offrire una breve ma esauriente introduzione all’intelligenza artificiale a livello aziendale.
Cosa è l’intelligenza artificiale?
Cosa si intende per IA? Sono state date tante differenti definizioni di intelligenza artificiale. Questa può essere vista, in modo molto semplice, come un ramo dell’informatica, pur sottolineando che l’IA non è nata specificamente in questo campo, quanto invece in quello biologico, a partire dalla realizzazione del programma Dendral da parte dei ricercatori Carnegie Institute of Technology nel 1969.
Detto questo, il Politecnico di Milano definisce l’intelligenza artificiale come “il ramo della computer science che studia lo sviluppo di sistemi hardware e software dotati di capacità tipiche dell’essere umano ed in grado di perseguire autonomamente una finalità definita prendendo delle decisioni che, fino a quel momento, erano solitamente affidate agli esseri umani”. Si tratta dunque di sistemi che imitano l’intelligenza umana, e che anzi permettono di potenziare al massimo le abilità e le attività dell’essere umano.
L’IA non va intesa unicamente come pura capacità di calcolo, ma anche come intelligenza spaziale, come intelligenza sociale, e persino come intelligenza introspettiva. Un vero e proprio sistema intelligente artificiale è infatti in grado di utilizzare varie forme di intelligenza: solo in questo modo risulta possibile imitare effettivamente l’essere umano. Ma quali sono le intelligenze artificiali?
I diversi tipi di AI
Tutti noi veniamo quotidianamente a contatto con delle intelligenze artificiali, pensiamo ai chatbot vocali, all’ordinamento non casuale dei motori di raccomandazione online e via dicendo. Per individuare le varie applicazioni dell’intelligenza artificiale, l’Osservatorio Artificial Intelligence della School of Management del Politecnico di Milano ha analizzato oltre 700 imprese italiane e internazionali, trovando così 469 casi di utilizzo di IA. Sulla base di questi dati, i ricercatori hanno creato 8 classi di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale, ovvero:
- Autonomous Vehicle
- Autonomous Robot
- Intelligent Object
- Virtual Assistant e Chatbot
- Recommendation
- Image Processing
- Language Processing
- Intelligent Data Processing
L’applicazione dell’intelligenza artificiale in azienda
Da alcuni anni l’intelligenza artificiale ha fatto il suo ingresso in un gran numero di aziende. Parliamo in particolar modo dei settori della finanza, del credito, delle assicurazioni, dei trasporti, della logistica e dell’energia, anche se va detto che qualsiasi tipo di impresa può avere dei benefici concreti nell’introdurre l’IA nei processi di business.
Grazie ai sistemi di intelligenza artificiale è infatti possibile comprendere in modo più esteso e approfondito il significato dell’enorme mole di dati a disposizione di ogni azienda, informazioni che altrimenti rischierebbero di non essere utilizzate affatto. Questi algoritmi permettono di migliorare la produttività delle aziende, velocizzando delle operazioni che precedentemente richiedevano un intervento umano – lasciando così ai dipendenti più tempo per dedicarsi a delle attività maggiormente sensibili o legate al core business. Ma con questi sistemi è inoltre possibile migliorare il processo decisionale, poiché l’IA è in grado di sfruttare i dati a disposizione come nessun umano potrebbe mai fare, tanto meno in tempi ridotti.
Su queste basi, le aziende hanno iniziato a introdurre l’intelligenza artificiale nelle proprie organizzazioni in diversi campi. Stando a uno studio dell’Harvard Business Review, le principali applicazioni si trovano nei sistemi per impedire delle intrusioni nella rete aziendale, nella risoluzione dei problemi tecnologici degli utenti e nelle attività di gestione della produzione.
Va peraltro sottolineato che, stando ai risultati del Politecnico di Milano, il 96% delle imprese italiane che hanno già implementato delle soluzioni di intelligenza artificiale non ha individuato nessun effetto di sostituzione del lavoro umano da parte dei sistemi di IA. Come anticipato, non si tratta di un processo di sostituzione, quanto invece di un processo che permette di incrementare le capacità dei lavoratori, e dunque di riflesso di aumentare la produttività delle aziende.
Intelligenza artificiale e machine learning
Cosa si intende per machine learning? Spesso questo termine viene usato come sinonimo di intelligenza artificiale, erroneamente. Laddove il machine learning è sempre definibile come IA, non tutte le soluzioni di intelligenza artificiale coinvolgono infatti il machine learning.
I sistemi di quest’ultimo tipo sono pensati per allenare giorno dopo giorno un software, in modo che questi sia in grado di imparare dai propri stessi errori durante lo svolgimento dell’attività per il quale è stato sviluppato. Il presupposto fondamentale per attivare un sistema di machine learning è, va sottolineato, l’esistenza di dati strutturati, a partire dai quali il software sarà in grado di classificare i nuovi dati che raccoglierà durante la sua attività.
Intelligenza artificiale e deep learning
Altro termine che spesso crea confusione ai non addetti quando si parla di intelligenza artificiale è quello di deep learning. Si tratta di qualcosa di simile al machine learning, ma non di uguale. Parliamo sempre di un sistema di apprendimento, il quale però imita ancora da più vicino il funzionamento della mente umana. La differenza fondamentale tra machine learning e deep learning sta nel fatto che quest’ultimo non necessita di dati strutturati. Per parlare di deep learning, però, è necessaria la presenza di reti neurali artificiali.
Da dove iniziare?
Per iniziare a introdurre l’intelligenza artificiale in azienda è bene partire dalle soluzioni attualmente più comuni e più semplici. Parliamo per esempio dei sistemi voicebot, ovvero bot in grado di comprendere il linguaggio naturale e di fornire delle risposte al proprio interlocutore. Questi sistemi, anche grazie alla loro abilità di apprendere giorno dopo giorno, sono sempre più utilizzati per dare agli utenti e ai clienti le informazioni ricercate, lasciando per esempio agli addetti Customer Care solo le questioni più complesse.
I sistemi di intelligenza artificiale permettono inoltre di effettuare delle analisi di business approfondite su grandi moli di dati senza per forza rivolgersi a un esperto, potendo contare su delle interfacce utenti molto intuitive. E queste, va detto, sono solamente alcune delle principali e più semplici applicazioni aziendali dell’intelligenza artificiale.